LE AGENZIE DI VIAGGIO E IL CORONAVIRUS

Le agenzie di viaggio stanno pagando uno dei prezzi più alti dell'emergenza Coronavirus: hanno perso i mesi di lavoro più importanti, quelli durante i quali si programmano le vacanze estive, sono rimaste chiuse ma hanno continuato ad assistere i loro clienti che erano all'estero durante l'emergenza, per riportarli in Italia, hanno fatto i conti con i rimborsi dei viaggi non effettuati durante l'emergenza e ora che lunedì potranno tornare ad aprire gli uffici, si preparano a rispondere alle domande dei clienti su vacanze cancellate, sospese, annullate. In più, si sentono dimenticate dal Governo. Per quanto riguarda i rimborsi, chi ha prenotato una vacanza che non sarà possibile effettuare per via delle restrizioni e della chiusura delle frontiere, le agenzie mettono a disposizione voucher vacanza da utilizzare entro 18 mesi. La riapertura quanto prima dei collegamenti con l'estero sarà fondamentale per riuscire a portare a termine le vacanze prenotate ma sarà l'Italia la meta principale dell'estate, e il collegamento dovrà essere con quelle strutture ricettive che garantiscono uno standard elevato di sicurezza. C'è però anche chi non se la sente più di viaggiare di questi tempi oppure non ha più le ferie perché le ha utilizzate per restare a casa durante il lock down e se ha prenotato la vacanza prima dell'emergenza, rischia di andare incontro alle penali. Fondamentale è il dialogo con il tour operator e la ricerca di soluzioni personalizzate.

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