PURITANI RESTA IN CARCERE

Arresto convalidato e custodia cautelare in carcere. Il GIP Lorenzo Benini ha deciso la sorte di Bettino Puritani il 53enne di Esine che nella tarda serata di lunedì ha ucciso a colpi di roncola il suo ospite, Vincenzo Arrigo 59enne di Darfo che scontava presso la misera abitazione dell'amico – pregiudicato come lui – gli arresti domiciliari per una condanna per stalking nei confronti dell'ex compagna. Dopo il lungo interrogatorio di questo giovedì mattina, tra l'altro in remoto, con tutte le difficoltà del caso, questo venerdì il GIP ha deciso di applicare per l'imputato la custodia cautelare in carcere. Bettino Puritani, dunque, resta a Canton Mombello dove è stato traferito il 2 giugno dopo il fermo nella notte ad opera dei carabinieri della compagnia di Breno che poi hanno seguito anche le indagini del caso. Coordinati dal capitano Filibero Rosano gli uomini della stazione di Esine e quelli del comando di Breno hanno fatto tutti gli accertamenti del caso, le indagini sono concluse. L'accusa per il Puritani, 53 anni, una vita trascorsa tra piccoli espedienti e un po' di miseria, resto quella già formulata: omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Anche se lui ha dichiarato che non aveva intenzione di uccidere l'uomo, un noto pregiudicato, Vincenzo Arrigo 59enne originario di Darfo che dall'ottobre scorso divideva con lui la sua misera dimora. Le liti fra i due erano all'ordine del giorno: l'ultima, perché l'Arrigo pretendeva dal suo ospite che gli procurasse delle sigarette o dei mozziconi per fumare, è degenerata. Quanto i carabinieri della compagnia di Breno sono arrivati a Esine lunedì sera, su richiesta di un vicino preoccupato per la lite più violenta del solito, hanno trovato Bettino Puritani sporco di sangue e l'Arrigo in un lago di sangue ormai privo di vita. Nei pressi l'arma del delitto. La convivenza fra i due era difficile ed era probabilmente resa ancora più dura dalla miseria nella quale vivevano. Mangiavano con il pacchi alimentari della Caritas, o aiutati da qualche vicino, in casa sporcizia e disordine, qualche furto per sbarcare il lunario. E' in questo contesto che è maturato il delitto di Esine.

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