BIMBO ANNEGATO: SETTE INDAGATI

Gli inquirenti sono al lavoro per stabilire che cosa sia accaduto domenica pomeriggio nella piscina Lamarmora di Brescia dove un bimbo di soli sei anni ha perso la vita dopo un tuffo ed una disperata corsa in ospedale per tentare di strapparlo ad un tragico destino. A stabilire le cause della morte: malore o annegamento, sarà l'autopsia che è stata eseguita in queste ore sul corpo del piccolo Ansh Sharma che risiedeva con la famiglia – mamma, papà e un fratello di 11 anni – in via Aqui in città. Intanto la procura di Brescia ed il tribunale dei minori – nella vicenda infatti ci sono coinvolti anche due assistenti bagnini che sono minorenni – hanno aperto sette fascicoli per omicidio colposo. Vi sono stati scritti i nomi della mamma e del papà del ragazzino, quelli di tre bagnini maggiorenni e di due assistenti minorenni in servizio domenica pomeriggio nell'impianto di Brescia. Tutti sono già stati ascoltati insieme ad altri testimoni che però non avrebbero fornito particolari utili per ricostruire gli ultimi istanti di vita del bimbo. I fascicoli aperti a carico dei genitori e dei bagnini sono un atto dovuto per garantire loro attraverso la nomina di periti e legali di avere una rappresentanza durante gli atti irripetibili come l'autopsia.

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