COVID: AUMENTANO I CONTAGI FRA I GIOVANI

Sono sempre più giovani i nuovi contagiati da Covid, a Brescia l'età media scende sotto i 35 anni. Lo dicono i dati della settimana appena trascorsa. Sotto accusa la Movida, le serate fra amici senza mascherina e le vacanze. A Brescia negli ultimi giorni si sono registrati nove contagi fra alcuni ventenni rientrati dalle vacanze in Croazia. La nostra provincia però non è un'eccezione, è in linea con quando sta accadendo a livello nazionale. Nelle ultime 48 ore, infatti, c'è stata una nuova impennata di casi: 574 quelli di venerdì. E scende decisamente l'età media dei nuovi contagi. Se si considerano i casi dell'ultimo mese, i dati sono quelli registrati dall'Istituto Superiore della Sanità, la media nazionale – che era passata dai 70 ai 60 anni dopo l'emergenza che ha causato il lockdown – ora scende sotto i 37 anni. Il virus tra l'altro sembra circolare fra i giovani in maniera asintomatica. In Lombardia il 50% dei casi registrati la scorsa settimana sono stati causati dal rientro dall'estero. Insomma è chiaro non bisogna abbassare la guardia e mantenere alta l'attenzione, quindi il distanziamento fisico fra persone che non sono dello stesso nucleo familiare; da mantenere anche le buone abitudini igieniche di lavarsi spesso le mani ed igienizzarle frequentemente. Ci sono comunque anche dati positivi che vedono crescere in provincia di Brescia i comuni covid free cioé quelli che non registrano nessun caso da almeno 28 giorni, sono 113 fra questi 11 non registrano nuovi casi da 100 giorni. I comuni più colpiti nella nostra provincia sono quello di Brescia, Desenzano, Montichiari, Chiari e Palazzolo. Sono invece camuni i paesi dove è più alto il rapporto dei contagiati e sono Borno, Malonno e Temù. Ad intervenire in queste ore sul tema è stato anche il prof. Franco Locatelli presidente del consiglio superiore di Sanità che invita appunto a non abbassare la guardia anche se l'Italia sta megli in termini di contagi rispetto ad altre nazioni. Anche il prof. Locatelli sottolinea come il pericolo arrivi da chi si sposta all'estero per le vacanze e dagli asintomatici. Ora si deve guardare anche al prossimo futuro, all'apertura delle scuole, alla ricerca di un vaccino sicuro e allo studio di farmaci che impediscano al virus di attaccarsi al recettore presente nelle nostre cellule.

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