DALLA SPAGNOLA AL COVID
Un infettivologo al museo della guerra bianca di Temù. E' nativo dell'alta Valle Camonica il prof. Marcello Tavio – presidente della società italiana malattie infettive – che abbiamo incontrato durante la sue vacanze nel paese d'origine per fare il punto sulla situazione Covid alla luce delle ultime notizie. La sua presenza al museo della guerra bianca non è casuale. Dopo 100 anni un'altra pandemia. Ciò che sorprende è che nel 2020 il covid ci abbia colto di sopresa. Il prof. Tavio spiega che si tratta di un virus completamente nuovo. Il covid 19 è una malattia-infezione provocata dal virus sars cov 2, un virus sconosciuto che circolava in una specie animale che è riuscito a fare il salto ed è passato all'uomo. Non saremo quindi al sicuro finché non ci sarà una cura specifica, in attesa di quella l'unica strategia vincente è il vaccino.Per l'autunno dobbiamo aspettarci un ritorno, ora siamo preparati a livello sanitario ed ospedaliero, ciò non toglie che ognuno deve fare la propria parte, questo è fondamentale con semplici accorgimenti come portare la maschierina, mantenere il distanziamento e lavarsi spesso le mani. Si abbassa l'età dei contagi, quindi siamo tutti a rischio? Sì dice il prof. Tavio, magari non di ammalarci gravemente, ma non è detto, e soprattutto possono contagiare persone che potrebbero avere serie ripercussioni si entrassero in contatto con il visur. In questo momento, infatti, non ci sono né cure né un vaccino sicuro.
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