VACCINO COVID, L'APPELLO DEGLI ODONTOIATRI

Nel giorno di Natale, le prime 9.750 dosi del farmaco della Pfizer BionTech sono entrate nel nostro Paese a bordo di un furgone a temperatura controllata che ha varcato il confine al Brenner e che, scortato dai Carabinieri, ha raggiunto l’ospedale Spallanzani di Roma. Questa domenica le dosi verranno trasferite nelle altre Regioni, con 5 aerei, 60 veicoli e circa 250 militari. 1620 dosi arriveranno al Niguarda di Milano da dove partiranno 11 automediche dell'Areu dirette nella bergamasca per portare i primi 100 vaccini all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo e all'ospdale di Alzano Lombardo, ospedali simbolo della lotta al Covi dove verranno vaccinati i primi medici, infermieri e operatori. Lo stesso avverrà al Civile di Brescia e in altri ospedali hub. Poi si passerà alle Rsa. E alla vigilia di quello che è stato soprannominato il Vaccination Day- una data simbolica di grande importanza per tutta Europa, si registra l'appello degli odontoiatri che – per voce del presidente della Commissione Albo Odontoiatri di Brescia Luigi Veronesi – chiedono di rientrare tra le figure professionali cui somministrare in via prioritaria il vaccino. Pur con l'adozione di tutte le misure di sicurezza, gli odontoiatri sono tra coloro che più si espongono al rischio di contrarre il Covid e tra coloro che hanno sempre lavorato in prima linea, garantendo ambienti sicuri per operatori e pazienti con costi e stress non indifferenti, eppure non rientrano tra quegli operatori pubblici e privati convenzionati “in prima Linea” cui secondo il Ministero della Salute spetta il via prioritaria il Vaccino anti Covid. Con il termine “privati convenzionati” - denuncia il presidente della Commissione Albo Odontoiatri di Brescia - si cancellano con un colpo di spugna oltre 60 mila odontoiatri, forse anche più avanti della prima linea.

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