SINDACI MOBILITATI PER L’OSPEDALE DI PIARIO
Mobilitazione da parte dei sindaci dell’alta Val Seriana per il futuro dell’ospedale di Piario. Nelle scorse settimane è nato un Comitato ristretto di primi cittadini proprio per lavorare al potenziamento del presidio ospedaliero. “La volontà è quella di confrontarci con ASST di Seriate, nella persona dei loro dirigenti: il direttore generale Francesco Locati e gli altri dirigenti, personale, finanziario, tecnico, etc – spiega il sindaco di Piario Pietro Visini, che guida il gruppo a fianco del primo cittadino di Clusone Massimo Morstabilini. L’obiettivo è che questo ospedale non solo venga mantenuto come ospedale per acuti ma venga anche potenziato con servizi aggiuntivi, non dimenticando il rispetto di quanto stabilito in una delibera regionale del 2018, quando venne chiuso il punto nascite”. In quel documento era previsto il potenziamento tramite nuovi reparti: l’urologia, quello dedicato ai disturbi alimentari e altro. E di questo non è stato attuato “quasi nulla. In parte anche per colpa della pandemia, ma non è l’unica ragione: ci è difficile capire come certi lavori vengano avviati e fermati. Non dimentichiamo che la fantomatica risonanza articolare non è ancora stata messa in funzione e non abbiamo nemmeno la data certa. Stiamo aspettando, continua Visini, la data per l’incontro con i dirigenti di ASST ai primi di dicembre: in quella sede verranno trattati tutti questi argomenti. La riforma sanitaria a cui Regione Lombardia sta lavorando non prevede per Piario nessun investimento: né ospedali di comunità né case di comunità. “Quando ci incontreremo dovrebbero illustrarci come e cosa verrà fatto per Piario nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ndr)”. L’obiettivo di tutti i sindaci della valle, in più che giustificato fermento, è quello di garantire alla popolazione residente i servizi essenziali che meritano.
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