HA VINTO L'INTELLIGENCE
Dopo la confessione di Davide Fontana, bancario milanese 43enne, fatta ai Carabinieri attorno alle 4.00 di martedì 29 marzo nella caserma di Piazza Tebaldo Brusato a Brescia, alla presenza del Colonnello Luigi Tocci, comandante provinciale dei carabinieri di Brescia e del Capitano Filiberto Rosano, Comandante della compagnia Carabinieri di Breno che hanno condotto le indagini, ora l'omicidio di Carol Maltesi, alias Charlotte Angie, 26enne italo olandese trovata a pezzi in una scarpata sotto Paline, comincia a delinearsi nei suoi contorni e nei suoi terribili particolari. Intanto decisiva è stata la testimonianza del giornalista bresciano Andrea Tortelli, 46enne direttore della testata online BSNews. Tortelli era stato contattato questa domenica 27 marzo da un lettore che gli forniva alcune indicazioni precise sulla vittima di cui non era noto il nome. Sarebbe stata riconosciuta da alcuni tatuaggi che i Carabinieri avevano fatto diffondere per risalire all'identità della donna. Immediato il confronto con i carabinieri che, a quel punto, hanno fatto quadrare le altre tessere del puzzle. Nel frattempo Davide Fontana nella mattinata di lunedì 28 marzo si era recato dai carabinieri di Rescaldina per denunciare la scomparsa della ragazza, peraltro assente dai social, sui quali aveva circa 30mila followers, dal 26 gennaio. Il racconto fatto ai Carabinieri da parte di Fontana avrebbe mostrato incongruenze e contraddizioni: a quel punti gli uomini dell'Arma, al corrente delle indagini in atto in Vallecamonica, hanno contattato il comando di Brescia che ha con vocato in caserma, per la sera dello stesso lunedì, il Fontana che, da quel momento, è stato sottoposto ad un serrato interrogatorio, al termine del quale ha coinfessato di essere lui l'assassino della ragazza. Davide Fontana aveva avuto una breve relazione con Carol Maltesi: i due erano rimasti, pare, in buoni rapporti. Avrebbe dichiarato di aver ucciso la ragazza durante un gioco erotico, finito male. Ora le indagine per far piena luce su alcuni particolari importanti, coordinate dal PM Loremna Ghibaudo, condotte dai carabinieri di Brescia e Breno, hanno preso una strada in discesa. Dal primo minuto, infatti, gli inquirenti hanno sempre dichiarato che, identificato il cadavere, sarebbe stato possibile risalire più facilmente all'assassino. E così è stato. Ora si attende l'interrogatorio di convalida dell'arresto di Davide Fontana in isolamento nel carcere di Brescia.
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