LA VERITA' SULLA MORTE DI CAROL MALTESI
Iniziato a Busto Arsizio il processo per l'omicidio di Carol Maltesi, la 26enne massacrata e fatta a pezzi, i cui resti vennero ritrovati in un dirupo lungo la strada provinciale che da Paline di Borno porta a Dezzo di Scalve. Alla sbarra l'unico imputato è Davide Fontana, l'uomo di 43 anni che con la ragazza aveva avuto una relazione. Per lui l'accusa pesante di omicidio volontario, occultamento e distruzione di cadavere. La difesa di Fontana aveva proposto il rito abbreviato, richiesta rigettata dalla Corte d'assise: non si esclude invece che venga effettuata una perizia psichiatrica sul 43enne, per verificare le sue capacità di intendere e di volere. Agli atti del processo risulta una prima consulenza tecnica da cui risulterebbero "tratti patologici di tipo ossessivo e narcisistico", che potrebbero anche indicare "un disturbo della personalità", come si legge testualmente. Carol Maltesi, nota con il nome d'arte di Charlotte Angie, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, Carabinieri di Breno, di Brescia, di Rescaldina con i colleghi del Ris, è stata uccisa e fatta a pezzi nel suo appartamento di Rescaldina, paese in provincia di Milano, tra il 10 e l'11 gennaio di quest'anno. Domenica 20 marzo attorno alle 17.00, lungo la provinciale 5 che collega Borno con Dezzo di Scalve, al confine delle due provincie di Brescia e Bergamo, a circa 1.5 km dall'abitato di Paline in direzione della Valle di Scalve alcuni passanti, in una scarpata sotto l'area di sosta lungo la strada, avevano visto dei sacchi neri rigonfi, dentro i quali gli inquirenti hanno trovato il corpo fatto a pezzi di una donna, con 11 tatuaggi riconoscibili. Grazie alla diffusione dei tatuaggi sui social, il giornalista bresciano Andrea Tortelli ha portato gli inquirenti nella direzione giusta dei praticanti la “body art” e da qui a Carol Maltesi, di cui amici e famigliari non avevano più notizie dal 26 gennaio, quando per l’ultima volta aveva postato uno dei suoi video sul canale che aveva aperto su Telegram. Da allora le sue pagine social si erano ammutolite e dal profilo Instagram dove era seguita da più di 30 mila follower, sono scomparsi i post. Davide Fontana, milaneseimpiegato in banca, food/travel blogger per passione, aveva avuto con Carol una relazione, poi conclusa: circostanza che l'uomo non avrebbe mai accettato, fino ad arrivare a ucciderla. Come da lui stesso confessato ai Carabinieri di Brescia, dove era stato condotto dopo un primo interrogatorio nella caserma di Rescaldina, l'avrebbe ammazzata prima colpendola con un martello e poi tagliandole la gola. L'avrebbe in seguito fatta a pezzi e conservata in un freezer, in casa, cercando poi di liberarsi dei resti, prima sul lago Maggiore e poi in Valcamonica. La prossima udienza è stata fissata per il 28 novembre: in aula saranno chiamati a deporre diversi testimoni, tra cui l'ex moglie di Davide Fontana, come testimone della pubblica accusa.
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