UCCISA PER GELOSIA
Sarebbe stata la gelosia per i numerosi successi professionali il movente dell’omicidio di Antonella Castelvedere, la 52enne di Bagnolo Mella uccisa dal marito 48enne Ersoy Ertan lo scorso mercoledì mattina tra le mura di casa nel borgo di Colchester, nell’Essex, al Sud della Gran Bretagna. Da quanto ricostruito dalla Polizia l’uomo avrebbe ucciso la moglie al termine di una furibonda lite: prima colpendola a mani nude e poi ammazzandola a coltellate. Entrambi lavoravano all’Università del Suffolk, dove Antonella era senior lecturer. A differenza del marito negli anni la 52enne si era guadagnata stima e onori con pubblicazioni di libri e collaborazioni degne di nota che avrebbero scatenato nell’uomo killer un astio profondo nei suoi confronti divampato poi nella sua uccisione. Quel mercoledì mattina all’arrivo dei soccorsi Antonella era in fin di vita, inutili tutti i tentativi di salvarla a causa delle gravi ferite riportate. La donna è infatti morta poco dopo. Con passaporto inglese, ma di origine turco-siriana, l’uomo è ora accusato di omicidio. Ricoverato in ospedale per alcune lievi ferite a una mano, è già stato dimesso e trasferito in carcere. Per la polizia dell'Essex è lui l'unico e il solo responsabile dell'omicidio anche se saranno ascoltati amici e vicini di casa della coppia per ricostruire il rapporto tra marito e moglie. Nel dolore i famigliari della vittima, residenti a Bagnolo Mella. La madre Mina e il fratello Ferruccio questo martedì voleranno a Londra, per poi raggiungere Colchester, il teatro della tragedia. Nei prossimi giorni saranno consegnate alla famiglia le ceneri di Antonella, i cui funerali saranno celebrati nel paese di nascita. Antonella si era trasferita a Londra alla fine degli anni Novanta, aveva conosciuto il marito una decina di anni fa ed insieme stavano crescendo la piccola Giulia di 6 anni, che al momento del femminicidio era ad un corso di danza. La bambina ora è stata trasferita in una struttura protetta in Inghilterra. I famigliari di Antonella sono in contatto con la Farnesina per discutere dell’affidamento della bimba orfana di madre e con il padre in arresto. A Bagnolo Mella, come anticipato dal sindaco Pietro Sturla, verrà proclamato il lutto cittadino.
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