SALGONO A 18 I CASI DI LEGIONELLA

E’ salito a 18 il numero delle persone contagiate da legionella in Valle Seriana, anche se le cause rimangono ad ora sconosciute e senza collegamenti significativi tra i pazienti, ricordiamo - 12 a Clusone, 3 a Rovetta e gli altri a Fino del Monte, Gazzaniga e Onore. Nel frattempo proseguono le indagini da parte degli esperti di Ats Bergamo, impegnati nei test sui campioni prelevati dai rubinetti e dalle docce delle abitazioni dei soggetti coinvolti, oltre che da 4 fontanelle pubbliche, di cui 3 di Clusone e una di Rovetta. Controlli anche sui grandi impianti di condizionamento, sul territorio infatti è stato attivato un collegamento diretto per le informazioni con Regione Lombardia e l’Istituto superiore di sanità. I risultati degli esami si avranno solo tra una settimana, ma potrebbero essere sospesi se nel frattempo dovessero emergere nuovi dettagli oppure se i casi dovessero ancora aumentare. Dalle domande fatte ai soggetti che hanno contratto la legionellosi, non sarebbero inoltre emersi particolari che aiutino a capire se siano stati tutti nello stesso posto o se possano aver avuto a che fare con una fonte comune della malattia. Nei giorni scorsi il sindaco di Clusone, Massimo Morstabilini, dopo il confronto con gli esperti aveva pubblicamente smentito il sospetto, circolato poco dopo i primi contagi, che l’acquedotto locale fosse contaminato. Questo perché la legionella prolifera solo nelle parti terminali degli impianti, come appunto rubinetti o fontanelle. Ats ricorda che non esiste alcun tipo di rischio per l'utilizzo dell'acqua alimentare quindi è possibile stirare con il ferro a vapore, cucinare la pasta con l’acqua del rubinetto, usare la caffettiera, lavare i piatti, usare la lavastoviglie in quanto l’acqua supera i 100 gradi e il batterio è infettivo tra i 25 e 45 gradi circa. Inoltre non vi è alcuna restrizione al normale svolgimento dell'attività nelle varie comunità (scuole, luoghi di lavoro, ecc) se non con le raccomandazioni del caso.

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