INDIVIDUATE 4 FONTI DI LEGIONELLA
Individuate le possibili fonti di contagio da legionella in Valle Seriana. Da quindici giorni e in conseguenza ai provvedimenti adottati, la situazione si è stabilizzata a 19 casi, ma l’attenzione continua ad essere alta. In un comunicato di mercoledi 3 Agosto, Ats sottolinea l’importante collaborazione con Asst Bergamo Est, Comuni, Regione Lombardia e Istituto Superiore di Sanità: “gli operatori del dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di Ats Bergamo hanno eseguito campionamenti di acqua distribuita in tutte le abitazioni dei casi segnalati nonché di altre fonti potenzialmente considerate come punto di esposizione: fontane pubbliche, grandi impianti di trattamento aria negli esercizi commerciali della zona, impianti natatori e sportivi, permettendo di individuare alcune fonti in cui è stata riscontrata la presenza di Legionella pneumophila: due ambienti domestici e due strutture dotate di impianti di condizionamento/trattamento dell’aria”. Dopo gli accorgimenti adottati, spiegano da Ats, a due settimane dall’individuazione, non avendo registrato altri casi, si può ritenere che le indagini e le azioni adottate siano corrette e capaci di limitare il perdurare della situazione epidemica. Un grazie è stato rivolto all’Asst Bergamo Est e tutti i sindaci del territorio della alta Valle Seriana per la costante e qualificata collaborazione. “Penso che l’esperienza maturata insieme su questo caso possa essere un modello”, ha dichiarato il direttore sanitario di Ats Bergamo, Michele Sofia. “I contatti sono stati quotidiani e ciascuno ha fatto la sua parte”, ha precisato Massimo Morstabilini sindaco di Clusone, che ha ringraziato gli attori coinvolti e riferito che i pazienti clusonesi sono tutti guariti o invia di guarigione.
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