PRIMA UDIENZA PER L'OMICIDIO ZILIANI
Processo a porte aperte con gli imputati che chiedono di non essere ripresi, così come i familiari di Laura Ziliani, la madre ed i fratelli – che si sono costituiti parti civile - presenti in aula. Ha preso il via questo giovedì davanti alla Corte d'Assise di Brescia il processo a carico delle sorelle Silvia e Paola Zani, 27 e 20 anni e Mirto Milani findanzato della sorella maggiore accusati dell'omicidio della 55enne ex dipendente del comune di Temù madre delle due ragazze, Laura Ziliani e dell'occultamento del cadavere. I tre imputati, definiti il trio criminale, sono comparsi fuori dal tribunale poco prima delle nove e sono entrati in aula una mezzoretta dopo. Le due sorelle, insieme, il Milani da solo. L'ingresso della corte presieduta da Roberto Spanò cinque minuti dopo. L'aula è gremita, folta anche la presenza di stampa e televisioni anche nazionali. L'omicidio ha destato, sin da subito, grande interesse mediatico a livello nazionale. Del caso si sono occupati i più famosi rotocalchi di settore. Gli imputati hanno chiesto di non essere ripresi e fotografati direttamente. La prima udienza ha visto in aula sette testimoni, compresa la madre di Laura, che hanno ripercorso le ultime ore di vita della donna e hanno raccontato delle sue ricerche l'8 maggio 2021 il giorno che le figlie ne denunciano la scomparsa e nei giorni successivi. La prima udienza del processo per l'omicidio di Laura Ziliani si è conclusa poco dopo le 14 e il processo è stato riaggiornato al 24 novembre. Il trio criminale deve rispondere di omicidio volonario ed occultamento di cavadavere. Avrebbero ucciso Laura Ziliani nella notte fra il 7 e l'8 maggio 2021; secondo la ricostruzione fatta durante le indagini aspettano la donna nella casa di famiglia, a Temù, la stordiscono con dei farmaci iniettati in un dolce, quindi tentano di soffocarla con un sacchetto in testa, ma poiché la donna non muore le stringono pure le mani intorno al collo. Poi la seppelliscono sulle rive dell'Oglio lungo la pista ciclabile dove il corpo di Laura Ziliani viene casualmente ritrovato, dopo una piena, l'8 agosto. Cercano di coprire l'omicidio con una denuncia di scomparsa, un mancato rientro da un'escursione di Laura, proprio l'8 maggio. L'allarme, lanciato un po' troppo in fretta, ed una serie di indizi spingono sin da subito gli inquirenti a dubitare della versione dei fatti fornita dalle due ragazze. I militari della compagnia di Breno e quelli della stazione di Ponte di Legno si mettono al lavoro, vogliono vederci chiaro. Si sospetta subito dei tre. Il ritrovamente casuale l'8 agosto 2021 del corpo della donna segna una svolta nelle indagini. I sospetti vengono confermati, i tre vengono quindi arrestati e poi confessano. Nel processo verranno ripercorse tutte le tappe della vicenda che ha animato per mesi l'alta Valle Camonica. Durante la prima udienza i difensori hanno chiesto la perizia psichiatrica ma il giudice ritiene che non vi siano i presupposti. Da quanto emerso fino ad oggi, parebbe, infatti, che i tre siano sempre stati molto lucidi nel compimento del loro intento criminale. Ma sarà l'aula alla fine del processo ad emettere il verdetto.
Commenti
Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!