CORRUZIONE, FERMATO UN BERGAMASCO

Corruzione internazionale, riciclaggio con vincolo di associazione per delinquere. Sono queste le ipotesi di reato con cui Antonio Panzeri, ex europarlamentare e segretario generale dell’organizzazione internazionale dei sindacati Ituc, è stato fermato insieme ad altre tre persone di origine italiana dalla polizia a Bruxelles. Secondo gli inquirenti, nell’indagine avviata quest’estate, un Paese del Golfo, parrebbe trattarsi del Qatar secondo i quotidiani belgi, avrebbe tentato di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento Europeo attraverso denaro e doni, nello specifico, corrompendo i funzionari. Nel corso delle indagini sarebbero emersi anche riferimenti a fondi europei destinati all’Africa. Il tribunale federale belga ha confermato il suo fermo. Nelle prossime 48 ore il giudice istruttore potrebbe decidere di spiccare eventuali mandati d’arresto. Il bergamasco Panzeri, originario di Riviera d’Adda, ha ricoperto diversi incarichi all’Eurocamera tra cui, presidente della sottocommissione dei diritti umani. Oltre a lui sono state arrestate nella mattinata di questo venerdì 9 dicembre la moglie e la figlia, in esecuzione di un Mandato di arresto europeo. La moglie, 68enne era in casa a Calusco, mentre la figlia che abita nel milanese è stata rintracciata in un secondo momento. Entrambe ora si trovano nel carcere di via Gleno in attesa delle prossime decisioni delle autorità giudiziarie. La polizia giudiziaria ha eseguito anche 16 perquisizioni in Belgio tra case e uffici in diversi quartieri di Bruxelles. A casa di Panzeri sarebbero stati trovati 600mila euro in contanti.

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