CHIESTA L’ARCHIVIAZIONE PER IL PARROCO

Chiesta l’archiviazione per don Luca Guerinoni, parroco di Osio Sopra e legale rappresentante della scuola materna San Zeno. E’ in questa struttura che il 30 maggio scorso cinque bambini e tre adulti rimasero ustionati durante un’attività di “orienteering” nel giardino dell’asilo. Alla richiesta formulata della Procura per il sacerdote, si sono opposte le famiglie dei due bimbi di 4 anni che hanno riportato le conseguenze più gravi, toccherà ora al gip fissare l’udienza per decidere se archiviare la posizione del sacerdote, rinviare gli atti al pm perché approfondisca le indagini o disporre coattivamente il rinvio a giudizio. Rimangono indagati invece la coordinatrice didattica, la maestra della classe Blu e il padre di uno dei piccoli. L’inchiesta, pare quindi essere in dirittura d’arrivo. Ricordiamo che l’inchiesta era stata aperta per lesioni colpose gravissime e accensioni ed esplosioni pericolose. A provocare le gravi ustioni una fiammata, favorita anche dal vento, che aveva investito i tre papà e alcuni dei venti bambini che erano seduti su piccole panche disposte a cerchio intorno al braciere, sul quale si stavano cuocendo dei “marshmallow”, piccoli dolci. Resta grave la bimba ancora ricoverata in terapia intensiva che ne avrà per altri sei mesi; mentre il maschietto è stato dimesso a fine luglio, ma non va a scuola, è tuttora sottoposto a terapie e medicazioni dolorose e faticose ed è psicologicamente provato perché quando esce di casa tutti lo osservano. Il pm nella sua richiesta di archiviazione per don Guerinoni sostiene che il sacerdote non aveva un ruolo operativo all’interno della scuola e che, dall’esito delle indagini e alla luce delle testimonianze, è risultato assente quella mattina e che non sapesse nulla dell’attività. L’avvocato Danilo Delia si oppone alla richiesta di archiviazione, sostenendo che in questa vicenda “sono state commesse troppe leggerezze e chiunque, da genitore che affida il figlioletto a un asilo e va a riprenderselo in quelle condizioni, vorrebbe individuare le responsabilità. Non per vendetta, ma per correttezza. Se è chiara la dinamica, restano discordanti le dichiarazioni dei tre indagati”.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori