LITE TRA FRATELLI A COLPI DI PISTOLA

Il proiettile di uno dei cinque colpi d’arma da fuoco sferrati dal fratello maggiore, non avrebbe intaccato gli organi vitali, ma resta in prognosi riservata all’ospedale Civile di Brescia il 68enne che nel pomeriggio di sabato a Buffalora a seguito di una lite con il fratello di un anno più grande, è stato ferito con la pistola da quest’ultimo. Uno dei proiettili dell’arma, detenuta regolarmente dal fratello, lo avrebbe raggiunto al petto. L’episodio, ancora in parte da chiarire, è avvenuto nel pomeriggio di sabato, intorno alle 15, in una cascina nelle campagne tra Buffalora e Castenedolo, ai margini del territorio del comune di Brescia. Secondo quanto raccontato da alcuni residenti del quartiere, la famiglia lavorava gli ettari di campi della zona, da generazioni; in passato aveva anche lottato contro l’allargamento della vicina cava, per tutelare i terreni agricoli. Negli anni aveva costruito abitazioni e capannoni per i mezzi agricoli e pare che la lite, l’ennesima tra i fratelli, sia scoppiata attorno alla gestione di questi spazi. Il rapporto tra i fratelli era deteriorato da tempo, al centro dei disguidi spesso c’erano questioni legate all’eredità e all’attività agricola, come raccontato dai testimoni che hanno assistito alla scena. Dalle prime informazioni raccolte dai Carabinieri pare che il fratello ferito, volesse spostare alcuni copertoni da una parte all’altra del cortile. Una scelta che il fratello più grande non condivideva. I due per questo avrebbero litigato violentemente, il più grande avrebbe messo un trattore per sbarrare la strada al più piccolo che però avrebbe proseguito nel suo intento. Poi le urla e la lite ed infine gli spari. Le urla hanno richiamato l’attenzione degli altri parenti. Immediatamente è scattato l’allarme, a Buffalora sono arrivate l’ambulanza che ha trasferito il 68enne ferito in ospedale e le pattuglie dei Carabinieri che hanno arrestato il 69enne portato in caserma ed interrogato fino a tarda ora. L’uomo accusato di tentato omicidio, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pubblico ministero Francesco Carlo Milanesi che verso mezzanotte ha firmato il suo arresto in carcere. Ad inizio settimana è previsto l’interrogatorio di convalida davanti al gip. I carabinieri, come prassi, hanno sequestrato tutte le armi, diverse, che i fratelli, appassionati cacciatori, detengono regolarmente. Per l’intero pomeriggio e la serata i familiari dei due fratelli coinvolti hanno presidiato senza sosta lungo il viale che porta alla cascina, per impedire a qualsiasi persona di entrare nella proprietà. Sull’episodio proseguono le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Brescia e del Nucleo investigativo provinciale.

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