DRAMMA FAMILIARE A FIESSE
“Ho ucciso papà, ma non so perchè”. Con queste parole Sebastian Stepinski Pellegrini, ha confessato il delitto, prima alla madre e poi in caserma. Il 40enne, affetto da gravi problemi psichiatrici, questo unedì pomeriggio ha afferrato un coltello da cucina e ha accoltellato più volte il patrigno Marino, agricoltore 74enne. L'omicidio, su cui sta cercando di fare luce il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, si è consumato a Fiesse, nella Bassa Bresciana, all'interno di una cascina di via XX settembre. Chi conosceva la famiglia parla di un dramma annunciato maturato in una situazione di profondo degrado. La vittima, Marino, aveva sposato negli anni 90 una donna polacca, pare senza sapere dell'esistenza di due figli della donna, ma comunque adottandoli poi e trattandoli come figli. Ma la convivenza non sarebbe stata facile per via dei precedenti dei due ragazzi, finiti in carecere per furto e per il sequestro di una prostituta. Sebastian nel 2011 aveva anche provocato, ubriaco al volante, un incidente mortale. Oltre ad avere problemi di alcol, era affetto da schizofrenia e dopo un lungo ricovero in una struttura sanitaria ora era in cura da uno specialista e assumeva regolarmente psicofarmaci. In paese la gente, soprattutto i vicini, avevano paura di lui. Prima del delitto era stato al bar e lo avevano visto in paese. Poi ha fatto rientro a casa dove ha commesso il delitto, probabilmente al termine dell'ennesima lite tra i due. I vicini sentivano spesso le urla provenire da quella casa. A chiamare i carabinieri, la madre che si trovava in un'altra stanza della casa. Ora Sebastian Stepinski è in carcere mentre il fratello è latitante.
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