BONOMELLI: CHIESTA DERUBRICAZIONE REATO

Chiesta la derubricazione del reato da omicidio volontario aggravato a morte in conseguenza di altro reato, questa la linea processuale adottata nel corso dell’udienza preliminare dai legali dei quattro imputati, accusati della morte di Angelo Bonomelli, l’imprenditore di Trescore Balneario, trovato morto nella sua Mercedes in un parcheggio di Entratico. Il pm Guido Schininà, che contesta l’omicidio volontario aggravato con dolo eventuale, ha invece insistito sulla richiesta di rinvio a giudizio. Coinvolti nella vicenda Matteo Gherardi, 34 anni, di Gaverina; il padre Luigi, 69, che abitava con lui; la fidanzata Jasmine Gervasoni, 23, di Sedrina; e l’amico Omar Poretti, 26 anni, di Scanzorosciate tutti in carcere dal 10 novembre 2022. L’intenzione era quella di intontirlo per poi derubarlo, questa l’ipotesi del sostituto procuratore. Alla vittima, ricordiamo, nonostante avesse 80 anni, era stato somministrato il «Rivotril», un benzodiazepinico, durante un incontro con Bonomelli in un bar a Entratico. La decisione passa ora al gup, chiamato a decidere il 24 ottobre. Bonomelli era stato trovato morto l’8 novembre scorso a bordo del Suv in uso all’anziano all’interno di un parcheggio pubblico nel comune di Entratico. La prima ipotesi è stata quella di un malore, subito scartata quando ci si è accorti della sparizione dell’orologio del valore di 8000 euro, del cellulare e del denaro contante. I 4, oltre che di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, devono rispondere di rapina e autoriciclaggio. Martedì gli avvocati hanno invocato la derubricazione in morte in conseguenza di altro reato, che consentirebbe, a differenza dell’omicidio volontario aggravato , di accedere a riti alternativi.

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