L’ORGOGLIO COLDIRETTI: 80 ANNI DI BATTAGLIE

80 anni di Coldiretti. 80 anni di battaglie per dare dignità al lavoro dell’agricoltore, per dare il giusto ruolo, il giusto peso, il giusto valore, ad uno dei lavori più antichi del mondo, che sfama la gente, che contrasta il bosco, che dà lavoro, che attrae turismo. Li ha festeggiati Coldiretti Brescia riunendo questo martedì mattina al teatro comunale di Travagliato i dirigenti e i soci di quella che oggi è, con un milione e mezzo di associati, la più grande associazione di imprenditori agricoli a livello nazionale e europeo. Una mattinata per ricordare la storia dell’associazione, fondata da Paolo Bonomi nel 1944 il cui successo più grande fu la riforma agraria che dal 1959 al 1964 tolse 3.7 milioni di ettari al latifondo agrario ed ecclesiastico improduttivo ridistribuendoli ad oltre un milione di mezzadri che diventarono in questo modo contadini prima e una classe imprenditoriale poi, fondamentale per la ripresa economica e sociale del Paese. La conquista della pensione di invalidità, di vecchiaia, la mutua, la legge di orientamento che ha permesso agli agricoltori di produrre non solo materie prime, ma cibo, fino ai mercati di campagna amica e l’immagine della Coldiretti come forza amica del Paese. Tutto questo concorre all’Orgoglio Coldiretti, fatto di battaglie scritte dal basso che riescono, ieri come oggi, a mobilitare un Paese intero. L’associazione oggi guidata da Ettore Prandini ha esteso la propria rappresentazione dalle imprese singole, alle cooperative, dal settore agricolo, a quello della pesca, dall’agricoltura alla filiera agroalimentare, per un Filiera Agricola tutta italiana di cui fanno parte quasi ventimila punti tra fattorie, mercati, ristoranti, botteghe e agriturismi: la più grande rete a km 0 a livello europeo. Il progetto Filiera Italia vede per la prima volta agricoltura e industria alimentare insieme per sostenere, difendere e diffondere il made in Italy. Ora dialogando ora combattendo con la politica e le istituzioni, Coldiretti si è battuta per la trasparenza dell’origine dei prodotti in etichetta, per la cancellazione di Imu, Irpeg, Irap, per la legge contro la concorrenza sleale, contro gli Ogm e i cibi in laboratorio e continua a battersi a Bruxelles dove tutti i regolamenti per il settore agricolo vengono pensati ed attuati. Dopo la proiezione de discorso del segretario generale Vicenzo Gesmundo, sono stati approfonditi con i vari relatori, temi come la legge di orientamento, la corretta informazione, la fauna selvatica, il credito, i mutui, le pratiche sleali, i piani invasi, la PAC. Il confronto, il dialogo e l’ascolto sono infatti i principi su cui si fonda l’associazione. A portare l’associazione verso il traguardo dei prossimi 80 anni sono i tanti giovani, sono 160 al momenti i giovani titolari di impresa agricola in Giovani Impresa Brescia.

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