ORSI E LUPI SULLE MONTAGNE BRESCIANE

La presenza dell’orso è stata segnalata 52 volte in tutta la zona montana del territorio bresciano, dall’Alto Garda, passando dalla Val Sabbia, Valtromopia, fino alla Valle Camonica. In particolare tra Tremosine e Gardgnano, nella Valle del Caffaro, è stata avvistata una femmina con due cuccioli e tre avvistamenti simili si sono avuti anche sul confinante territorio del comune di Storo. Avvistamenti, orme e tracce sono stati trovati anche in media e alta Valle Camonica. Una fototrappola ha ripreso un esemplare nella zona tra Incudine e Ponte di Legno e un altra foto trappola ha ripreso un altro esemplare, responsabile della predazione di 10 ovini, nella zona Cimbergo in località Volano. Le analisi genetiche condotte con i laboratori della Fondazione Mach della Provincia Autonoma di Trento, hanno identificato M38, un maschio di 8 anni, la cui presenza è stata rilevata a Ponte di Legno, lo stesso che è transitato per la Val di Sole e che era stato tracciato in queste zone nel 2020. Si aggira sulle montagne bresciane dal 2021, quando si era fatto notare per danni ad appostamenti di caccia e per essere stato coinvolto in una collissione con un autoveicolo, anche M74, un maschio di 4 anni, rilevato nella zona che va dalla destra della Valle Caffaro (Bagolino) alle Pertiche (Pertica Bassa-Vestone). Negli ultimi 2 anni ha mantenuto un comportamento molto schivo, mentre nel 2023 il suo DNA è stato rilevato una sola volta su una predazione ad un asino nel comune di Bagolino.  Vi è inoltre M82, maschio giovane di 2 anni, le cui tracce sono state trovate in Valle Caffaro-Gaver (comuni di Breno e Bagolino).  La presenza dell’orso è monitorata dalla Polizia Provinciale con il Servizio Foreste e Fauna della Provincia di Trento, anche attraverso recinti cattura pelo gestiti con Ersaf, che non hanno però raccolto tracce. Si allarga invece, verso la Valle del Caffaro e il Passo del Tonale, la presenza di orsi femmine, e nelle aree frequentate anche dall’uomo sono stati posizionati cartelli informativi. Diverse durante il 2023, anche le segnalazioni attendibili di presenza del lupo, sull’intero territorio provinciale  La maggior parte delle segnalazioni provengono dalla Valle Camonica dove ad oggi è confermata la presenza di 2 branchi riproduttivi gravitanti nell’area del Parco Nazionale dello Stelvio: il primo è lo storico branco del Tonale e il secondo, di nuova formazione, nell’area della Valgrande. Alcune segnalazioni di esemplari in dispersione sono giunte anche dalle restanti aree montane della provincia, quali l’Alto Garda, la Val Sabbia e la Val Trompia; sono inoltre giunte segnalazioni anche dalla pianura, molto probabilmente riconducibili ad esemplari in dispersione provenienti dall’Appennino.  Nel corso dell’anno 2023 si sono avuti 15 eventi di danno ad animali da reddito attribuibili al lupo, con la predazione di 40 ovini, 17 caprini ed 1 vitello appena nato. La maggior parte degli eventi sono avvenuti nella nuova area di presenza tra Bassa Val Camonica e Alta Val Trompia. Le Squadre emergenza per la prevenzione degli attacchi da Lupo, formate da personale ERSAF, sono intervenute a supporto degli allevatori che hanno subito danni, fornendo informazioni sulla gestione dell’allevamento, oppure consegnando in comodato d’uso alcuni recinti elettrificati. Ulteriori aiuti sono stati introdotti dal Parco Adamello-Comunità Montana Valle Camonica, tramite un bando a sostegno di allevatori e pastori. Sempre il Parco Adamello-Comunità Montana Valle Camonica, in convenzione con i Consorzi Forestali, ha provveduto alla consegna in comodato d’uso di 7 recinti elettrificati per la prevenzione di attacchi ai greggi e 3 recinti per la prevenzione dei danni da orso agli alveari. Durante il 2023 non sono pervenute segnalazioni di presenza di lince e nessuna segnalazione dall’area di presenza storica (Val di Ledro Alto Garda) del maschio di Lince B132: ciò potrebbe far presuppore la scomparsa per causa naturali del vecchio maschio di 16 anni durante il 2021.

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