Orsi e lupi: il monitoraggio della Provincia

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L’orso in provincia di Brescia c’è e lascia qualche traccia. 68 le segnalazioni raccolte dalla Provincia che monitora la sua presenza. Nella zona dell’Alto Garda e del Lago d’Idro in Val Sabbia, l’orso ha visitato due apiari e una femmina, identificata come M82, accompagnata dal suo cucciolo, è stata ripresa da una fototrappola sul versante trentino del Monte Tombea. Nella Valle del Caffaro, in Val Trompia e in basse Valle Camonica sono state rilevate le tracce di sei esemplari che hanno predato un asino, un pony e sei capre, hanno danneggiato tre appostamenti di caccia, alcune piante da frutto e strutture agricole, si tratta di silos di mangime. 10 gli episodi di predazione o danni attribuiti all’orso bruno. Gli avvistamenti diretti o tramite fototrappole e le orme trovare in media e alta Valle Camonica fanno supporre che l’esemplare di orso che è stato avvistato tra Incudine e Ponte di Legno sia diverso dall’esemplare avvistato e ripreso tra Paspardo e Cevo. Le analisi genetiche effettuate sui campioni raccolti, grazie al contributo della Provincia Autonoma di Trento da parte dei Laboratori della Fondazione E. Mach, hanno permesso di identificare geneticamente 7 esemplari, tutti maschi. C’è M68, un maschio adulto di sei anni la cui presenza è stata rilevata a Bagolino, che già nel 2020 era avvistato in Valle Camonica e che è stato tracciato anche in Val di Sole in provincia di Trento. M74 è un maschio sub adulto di 4 anni, rilevato tra Bagolino, Pertica Bassa-Vestone, che si presume sia presente dal 2021 quando aveva danneggiato alcuni appostamenti fissi di caccia ed era stato coinvolto in una collisione con autoveicolo. Negli ultimi 3 anni ha mantenuto un comportamento schivo, ma sarebbe lui il predatore del pony ucciso a settembre a Bagolino. E’ un maschio giovane di 3 anni invece M80, la cui presenza è stata rilevata ad Anfo nel mese di maggio quando ha saccheggiato dei silos agricoli con mangime per bovini. Hanno tre anni anche M82 che si aggira per l’Alto Garda e M85 segnalato a Collio a marzo e poi a Borgo Chiese. M109 ha meno di due anni, è l’esemplare che nel 2024 era stato investito da un’auto ad Ossana in Trentino, e si aggira a sua volta tra Collio e Bagolino mentre M115 è un uovo esemplare mai rilevato in precedenza, probabilmente giovane di 1/2 anni, rilevato grazie a campioni organici raccolti a ottobre a Bagolino a seguito di alcuni avvistamenti e danni ad alcuni alberi da frutto. Si segnala uno spostamento di alcune femmine accompagnate da cuccioli verso la provincia di Brescia sia verso Sud (Valle del Caffaro-Alto Garda ) sia nord (Passo del Tonale) e nelle aree di probabile frequentazione la Provincia ha posizionato dei cartelli informativi. Per quanto riguarda il lupo invece, la maggior parte delle segnalazioni proviene dalla Valle Camonica dove ad oggi è confermata la presenza di 2 branchi riproduttivi, entrambi gravitanti nell’area del Parco Nazionale dello Stelvio: il primo è lo storico branco del Tonale, di almeno sette esemplari, ed il secondo, di nuova formazione e di almeno nove esemplari, nell’area della Valgrande. Altre segnalazioni di esemplari in dispersione sono giunte anche dalle restanti aree montane della provincia, quali l’Alto Garda, la Val Sabbia e la Val Trompia; sono inoltre giunte segnalazioni anche dalla pianura, molto probabilmente riconducibili ad esemplari in dispersione provenienti dall’Appennino e dai branchi presenti nelle confinanti provincie di Cremona e Mantova. I lupi nel 2024, soprattutto in alta Valle Camonica, hanno predato 18 capre, 31 pecore, cinque bovini e un puledro. A supporto degli allevatori sono intervenute le Squadre emergenza per la prevenzione degli attacchi da Lupo, formate da personale ERSAF, fornendo informazione sulla gestione dell’allevamento, oppure consegnando in comodato d’uso alcuni recinti elettrificati.

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