OMICIDIO BONOMELLI CHIESTE CONDANNE DA 24 A 29 ANNI

“L'ideatore, l'amico, la fidanzata e il padre, sapevano il rischio che Angelo Bonomelli avrebbe corso”. Questo in breve sintesi il contenuto della requisitoria del pm per la morte dell'imprenditore ottantenne di Trescore lasciato in un parcheggio in via Mattei a Entratico, il 7 novembre 2022, dopo essere stato narcotizzato con il Rivotril nel caffè. Omicidio volontario con dolo eventuale pluriaggravato e rapina pluriaggravata sono i due reati contestati ai quattro. La pena più alta è stata chiesta per Matteo Gherardi, 34 anni, di Gaverina, considerato “l'ideatore”, per lui è stata chiesta la condanna 29 anni di carcere. Per il padre Luigi Rodolfo Gherardi, 59 anni, la richiesta è stata di 24 anni di carcere come per la fidanzata di Matteo Gherardi, Jasmine Gervasoni, 26enne di Sedrina, mentre per l’amico Omar Poretti, 26 anni, di Scanzorosciate, la richiesta è stata di 28 anni. Sono tre le aggravanti che il pm ha riconosciuto sussistenti: il nesso teleologico, vale adire aver ucciso per compiere la rapina, la somministrazione di sostanze venefiche e i futili e abietti motivi, Matteo Gherardi si giocò infatti la sua parte di bottino alle slot, Poretti con la sua acquistò della sostanza stupefacente. Il dolo è eventuale perché «tutti erano consapevoli della fragilità della vittima, il che comportava una maggiore difficoltà nello smaltire gli effetti tossici di una dose massiccia di farmaco, di gran lunga superiore a quella terapeutica. La prossima udienza è fissata per il 19 giugno, quando la parola passerà alla parte civile e alle difese.

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