Omicidio volontario per la morte di Bonomelli

L’imprenditore 80enne Angelo Bonomelli ritrovato l’8 novembre 2022 ormai senza vita nella sua auto, in un parcheggio di via Mattei ad Entratico, è morto per effetto dell’azione corale realizzata col concorso di tutti gli imputati. Questo è quanto riportano le motivazioni della sentenza, resa e note dopo che i 4 imputati erano stati condannati lo scorso mese di luglio. Matteo Gherardi per omicidio volontario con dolo eventuale e rapina e Omar Poretti a 26 anni, con successiva libertà vigilata per tre anni. Il padre di Matteo, Luigi Rodolfo Gherardi, e la fidanzata Jasmine Gervasoni sono invece stati condannati a 15 anni. Matteo Gherardi è risultato essere l’ideatore del piano avvalendosi dei complici. Poretti che ha versato il Rivotril nella bevanda, risultato essere stato fondamentale nella fase di trasporto e abbandono ella vittima, insieme a Gherardi. “Anche il padre di Matteo Gherardi e la fidanzata, riportano le motivazioni, erano chiaramente a conoscenza che alla vittima era stato versato del narcotico nel caffè, ma hanno aderito al progetto criminoso partecipando coscientemente a tutte le sue fasi e agevolandone la realizzazione. Hanno garantito la loro presenza e la loro disponibilità ad aiutare per tutto il tempo, supportando gli altri due compartecipi nel loro agire e seguendoli nel parcheggio per assicurare un mezzo su cui scappare dalla scena del crimine, nonché fornendo a Matteo Gherardi il forte supporto morale di cui aveva bisogno per portare a termine l’operazione delittuosa”. Gli imputati hanno altresì, evitato che potesse essere soccorso da terzi, dando al farmaco sovradosato il tempo necessario per cagionare l’inevitabile decesso della vittima”. Per l’imputazione di omicidio volontario, la Corte ha ritenuto sussistente il dolo eventuale in capo a tutti i coinvolti nella tragedia, in quanto reputa che le modalità della condotta, le condizioni di tempo e di luogo e la fragilità della vittima sicuramente avrebbero comportato il decesso di Bonomelli.