VENDEMMIA ETICA IN FRANCIACORTA
Anche se oggi esistono macchine che velocizzano il lavoro manuale, per la produzione di vini di elevata qualità e degli spumanti metodo classico come il Franciacorta, non esiste un altro modo di vendemmiare, rispetto alla raccolta a manuale delle uve, in quanto è necessario selezionare i grappoli che anticamente si schiacciavano con i piedi. La selezione attenta dei grappoli, comporta un inevitabile aumento dei costi di produzione e il ricorso a lavoratori stagionali per i quali sono garantite sempre maggiori tutele in materia di sicurezza e salute. Viene praticata – come spiega Simone Frusca Capo area tecnica Coldiretti Brescia in occasione della presentazione dei dati della stagione vitivinicola bresciana - la cosiddetta vendemmia etica. Tornando ai dati del settore vitivinicolo, secondo i dati raccolti dalla Coldiretti, il 46% della superficie vitata della Provincia di Brescia si trova in Franciacorta, il 36% è dedicata alla produzione del Lugana, il 14% è rappresentato dai vini del Garda, il 2% per il Curtefranca e i vini del Sebino, mentre i vini di Capriano del Colle Montenetto e quelli di Botticino, Cellatica, Ronchi di Brescia e Valle Camonica occupano un altro 2%. Un patrimonio prodotto grazie ad antichi saperi e ad antichi vigneti che si tramandano nel tempo e danno origine a nuove cantine che attraggono turisti e sono parte integrante dell’offerta turistica di un territorio.
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