La memoria di Giacomo Cappellini
A ottant'anni dall'uccisione, Giacomo Cappellini, medaglia d’oro al valor militare, è stato ricordato questo sabato a Laveno di Lozio, luogo in cui venne arrestato il 21 gennaio del 1945 ferito in uno scontro a fuoco con i fascisti mentre copriva la fuga del compagno Carlo Sandrinelli. Giacomo Cappellini comandante del Gruppo C8 della Divisione Fiamme Verdi “Tito Speri”, era un maestro di Cerveno che subito dopo l’armistizio aveva organizzato con alcuni giovani una delle prime formazioni partigiane in Valle Camonica. Catturato dai nazifascisti, imprigionato al Castello di Brescia, venne fucilato il 24 marzo 1945. Con la cerimonia di sabato si è commemorata una delle figure simbolo della Resistenza in Valle Camonica, un combattente per la libertà, valori che anche il nipote, che dallo zio ha preso lo stesso nome, ha cercato di portare avanti e trasmettere al prossimo, per non dimenticare.
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