Perizia psichiatrica per Moussa Sangarè
La Corte d’Assise del tribunale di Bergamo ha accolto la richiesta della difesa ed ha disposto una perizia psichiatrica su Moussa Sangarè, il 30enne accusato dell’omicidio di Sharon Verzeni, 33 anni, uccisa nella notte tra il 29 e il 30 luglio 2024 a Terno d’Isola. La giovane ricordiamo camminava in via Castegnate, ascoltando musica con le cuffiette, quando intorno all’1 venne aggredita. Un uomo le toccò la spalla e le disse: “Mi dispiace per quello che sta succedendo”, poi la accoltellò allo sterno e alla schiena, tre volte, perforandole entrambi i polmoni. La ragazza riuscì a chiamare il 112 per chiedere aiuto, poi si accasciò a terra e morì. Tornando al processo il prossimo 11 marzo, il perito dovrà valutare la capacità dell’imputato di sostenere il processo e la capacità di intendere e volere al momento del fatto. Bruno Verzeni, papà di Sharon, si è detto dispiaciuto rispetto alla decisione della Corte, ribadendo però la fiducia dell’intera famiglia nella giustizia. Il pubblico ministero Emanuele Marchisio e l’avvocato di parte civile Luigi Scudieri avevano dichiarato in aula la loro contrarietà circa una nuova valutazione delle condizioni psichiche dell’imputato e, all’esito della decisione dei giudici, si riserveranno di nominare i loro consulenti di parte. L’Amministrazione Comunale di Terno d’Isola, come già abbiamo avuto modo di ricordare, ha deciso di non partecipare attivamente al processo come parte lesa. Il Comune esprime piena fiducia nell’operato della magistratura e rinnova la propria vicinanza alla comunità e ai familiari della vittima, auspicando che il processo possa fare piena luce sui fatti accaduti e garantire giustizia.
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