In 24 ore due aggressioni in due ospedali

La violenza negli ospedali e le aggressioni agli operatori sanitari, soprattutto medici ed infermieri, sono una piaga sociale che influisce sulla qualità di vita dei professionisti coinvolti e sulla qualità dell'assistenza fornita alla popolazione. Negli ultimi 5 anni le aggressioni al personale sanitario sono aumentate del 38%, con circa 18.000 episodi registrati solo nell’ultimo anno. Un dato allarmante riguarda l’incidenza sulle donne, con le infermiere che risultano essere le più colpite, subendo il 76% delle aggressioni. In provincia di Bergamo, gli ultimi episodi hanno avuto protagonista un 27enne italiano, con problemi di tossicodipendenza, che nel giro di 24 ore, si è reso protagonista di due episodi in ospedali diversi. Nel primo caso, dopo essersi presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Treviglio, lamentava un malessere diffuso, raccontando di sentire voci che lo spingevano a compiere gesti autolesionisti, avendo un’improvvisa reazione violenta che lo portava ad insultare e minacciare di morte gli operatori sanitari, danneggiando anche vari oggetti presenti in ospedale. Allertati i carabinieri, una volta giunti bloccavano e arrestavano il 27enne per danneggiamento e resistenza, non sono state invece disposte le misure cautelari perché incensurato. A poche ore dalla direttissima però tornava nuovamente in pronto soccorso, questa volta al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove si è ripetuto il copione, qui però finiva per colpire con una testata una dottoressa che cercava di calmarlo e tenerlo fermo. Scattato l’allarme, sul posto sono intervenute due volanti della Questura, che lo hanno arrestato per lesioni. Lunedì 3 marzo è fissata la nuova direttissima.

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