Bocconi avvelenati, identificato il responsabile
Colto di sorpresa e senza alcuna possibilità credibile di giustificare la propria presenza in quel luogo, ha ammesso subito le proprie responsabilità giustificando l’aver disseminato bocconi avvelenati lungo un sentiero della Valcanale in territorio del comune di Ardesio, come un atto di difesa nei confronti dei lupi. L’uomo ha poi accompagnato gli agenti della Polizia Provinciale di Bergamo e il cane anti-veleno lungo il percorso disseminato da altre esche avvelenate uguali a quelle già rinvenute. L’indagine aveva preso avvio a seguito dell’avvelenamento di un cane, fortunatamente sopravvissuto. La successiva perquisizione in casa del fermato ha portato al sequestro di una boccetta in plastica contenente la rimanenza del liquido impiegato per la predisposizione dei bocconi. L’uomo è ora indagato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo per reati specifici in materia di tutela della fauna selvatica, uso di esche e bocconi avvelenati. Matteo Copia, comandante della Polizia Provinciale lo ha definito: “Un gesto vile, ancorché illegale che espone potenzialmente a gravi conseguenze numerose specie di fauna selvatica, appartenente anche a specie oggetto di particolare tutela dalla normativa nazionale e comunitaria, ma anche come effettivamente avvenuto la fauna domestica e animali d’affezione come i cani dei numerosi escursionisti che frequentano i territori delle Orobie bergamasche”.
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