AUTONOMIA: UN REFERENDUM INUTILE PER NON CAMBIARE

Autonomia regionale, non cambierà niente. Le ragioni del no spiegate dalla CGIL. La strada da percorrere, dicono, non era quelle delle urne, ma quella prevista dagli articoli 116 e 117 che prevedono che le Regioni a statuto ordinario possano ottenere maggiore autonomia su alcune materie, ma è necessario un accordo tra Stato e Regione e un voto a maggioranza assoluta dei due rami del Parlamento. Ovvio, dicono, che è sempre positivo chiedere il parere dei cittadini ed esercitare il diritto-dovere di voto ma l'autonomia non può essere pensata gli uni contro gli altri. Per la CGIL serve invece una più chiara ripartizione delle competenze fra Stato, regioni, enti locali. E' necessario garantire a tutti i cittadini i diritti fondamentali. La frammentazione e la separazione – dicono dalla CGIL – genera egoismi e disomogeneità mentre l'Italia ha bisogno di un grande progetto che garantisca i diritti, superi la crisi, rilanci gli investimenti, crei nuove opportunità e lavoro.

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