ACQUA: SERVONO 1,5 MILIARDI
In provincia di Brescia servono investimenti per 1.5 miliardi di euro sul ciclo idrico. Per questo la Provincia di Brescia nel formare il Gestore Unico Provinciale Acque Bresciane, aveva ipotizzato l'ingresso, come socio di minoranza, di un privato come A2a Cico Idrico in grado di aiutare il pubblico a fare gli investimenti. Una soluzione che non piace a molti sindaci soprattutto in Valle Camonica e al 22% dei bresciani che domenica al referendum hanno ribadito che la gestione dell'acqua deve rimanere interamente pubblica. Massimo rispetto, da parte del presidente di Acque Bresciane, per entrambi i punti di vista e anche per quel 78% di bresciani che ha scelto di astenersi dando comunque un segnale molto forte, ma ora – scrive Gianluca Delbarba – la politica deve indicare velocemente la strada da seguire: se verrà escluso l'ingresso dei privati accanto al pubblico, bisognerà trovare un partner che renda realizzabile la sfida di definire un piano industriale e finanziario che prevede investimenti per 1.5 miliardi, con un patrimonio di 60 milioni di Euro. “Siamo certi” - conclude il presidente di Acque Bresciane in una nota - “che la provincia lavorerà con i sindaci per trovare una sintesi che non fermi Brescia e sia all'altezza delle aspettative dei bresciani.”
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