SPARATORIA A TRESCORE, ALTRI ARRESTI

C'è voluto più di un anno di indagini ma alla fine i carabinieri hanno stretto il cerchio attorno alle famiglie rom protagoniste della sparatoria che l'8 agosto del 2017, aveva seminato il panico a Trescore. Il blitz è scattato all'alba di giovedì mattina quando 50 militari con l'aiuto di due elicotteri e del nucleo cinofiili di Orio al Serio, hanno stretto le manette ai polsi di altre sei persone rintracciate nelle loro abitazioni tra Trescore, Mapello, San Paolo d'Argone e Boltiere. Sono accusate di aver partecipato, a vario titolo, al regolamento di conti tra le due famiglie rom Horvat e Nicolini. Uno scontro a fuoco avvenuto in pieno giorno, in piazzale Pertini, in una zona frequentata, vicino all'ospedale. Il gruppo riconducibile ai Nicolini, di circa dieci persone, si era recato al luogo dell'incontro con due Hummer, una Mercedes nera e un'Alfa. Il gruppo Horvat, invece, costituito da circa 20 persone, di cui tre della famiglia e circa 15 buttafuori assoldati come guardaspalle, è arrivato sul posto in un secondo momento e avrebbe iniziato lo scontro a fuoco sparando almeno 12 colpi nei confronti dei rivali. Scene da far west con tanto di investimenti e fughe precipitose con auto di grossa cilindrata. Alla fine il bilancio fu un ferito non grave. La scena ripresa dalle telecamere puntate sul piazzale, è servita alla Procura per indirizzare le indagini coordinate dal pubblico ministero Antonio Pansa, affidate ai carabinieri e svolte con pedinamenti, perquisizioni, analisi tabulati, e intercettazioni telefoniche. I militari alla fine hanno identificato tutti i protagonisti della sparatoria. Giorgio Nicolini è stato fermato lo scorso 23 agosto ed è stato condannato a 10 anni di carcere per tentato omicidio, rissa aggravata e porto illegale di armi. Condannata a 6 anni anche la moglie Angelica Pellegrini e i loro figli Kevin ed Elvis condannati a 3 anni. All'appello mancavano Gimmi Nicolini, fratello di Giorgio, e il cugino Elia Hodorovic, arrestati in queste ore. Le manette infine sono scattate anche per alcuni membri della famiglia Horvat, Desiderio di 49 anni e i due figli di 28 e 26 anni e per un socio in affari, Maurizio Pittalis.

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