MARA VOLEVA LASCIARLO
Uccisa a bastonate e poi abbandonata in un campo di Azzano Mella. Mara Facchetti, 46enne di Brandico, è stata uccisa giovedì sera da Uccisa a bastonate e poi abbandonata in un campo di Azzano Mella. Mara Facchetti, 46enne di Brandico, è stata uccisa giovedì sera da Moustafa El Chani, 32enne irregolare in Italia e con precedenti per droga, che dopo aver ucciso la donna, si è tolto la vita impiccandosi in un parco pubblico del paese. La donna, separata dal marito e madre di una bimba di 5 anni, da un paio di anni aveva una relazione turbolenta con il 32enne e giovedì sera secondo una prima ricostruzione i due si sono diretti in macchina verso un campo di Azzano, paese vicino a Brandico, ed è scoppiata la lite, finita in tragedia. Il 32enne ha colpito ripetutamente con calci, pugni e con un bastone la donna fino ad ammazzarla, poi avrebbe tentato di uccidersi impiccandosi con la cintura dei pantaloni ad un albero accanto al corpo, ma non ci sarebbe riuscito, forse gli è mancato il coraggio; quindi l'uomo pare sia tornato in auto, lasciando così le tracce di sangue rinvenute sui sedili e sul volante e pare che abbia vagato a piedi per tutta la notte, fino ad arrivare all'alba nel parco comunale dove si sarebbe impiccato ad un palo con una corda. A trovare il corpo senza vita di Moustafa El Chani è stato un ingegnare del comune di Azzano giunto nel parco pubblico per un sopralluogo per installare le telecamere e, poco dopo, dalla campagna del paese è giunta la segnalazione dell'avvistamento del cadavere di una donna. Accanto, un'auto con del sangue. I carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Carlotta Bernardini, hanno immediatamente collegato i due casi: sapevano che fra l'uomo e la donna c'era una relazione e i loro nomi erano stati segnalati nell'ambito dei controlli antidroga. E' emersa quindi subito l'ipotesi di un omicidio suicidio con movente passionale, anche perché pare che Mara Facchetti volesse troncare la relazione e pare Moustafa El Chani avesse annunciato poco prima su facebook ad un'amica l'intenzione di uccidere la compagna. La comunità di Brandico oggi è una comunità sconvolta. Mara Facchetti era nata e cresciuta in paese dove prendeva parte alle iniziative della scuola materna. Aveva sempre convissuto con la tragedia che aveva colpito la sua famiglia quando nel 1993, lei aveva solo 20 anni, suo padre venne ucciso dalla cosiddetta banda delle coppiette: stroncato da un colpo di fucile mentre si trovava in aiuto con l'amante, risultata poi essere la cognata. Dalla separazione dal marito, che aveva ottenuto l'affidamento congiunto della loro bambina, fino ad oggi, Mara Facchetti era finita in una relazione pericolosa, fatta di continui tira e molla, con un uomo pericoloso, anche se pare che non ci fossero state richieste di aiuto in passato da parte della donna che comunque aveva deciso di riprendere in mano la sua vita: aveva preso un appartamento di affitto e voleva lasciarlo, ma non ci è riuscita. , 32enne irregolare in Italia e con precedenti per droga, che dopo aver ucciso la donna, si è tolto la vita impiccandosi in un parco pubblico del paese. La donna, separata dal marito e madre di una bimba di 5 anni, da un paio di anni aveva una relazione turbolenta con il 32enne e giovedì sera secondo una prima ricostruzione i due si sono diretti in macchina verso un campo di Azzano, paese vicino a Brandico, ed è scoppiata la lite, finita in tragedia. Il 32enne ha colpito ripetutamente con calci, pugni e con un bastone la donna fino ad ammazzarla, poi avrebbe tentato di uccidersi impiccandosi con la cintura dei pantaloni ad un albero accanto al corpo, ma non ci sarebbe riuscito, forse gli è mancato il coraggio; quindi l'uomo pare sia tornato in auto, lasciando così le tracce di sangue rinvenute sui sedili e sul volante e pare che abbia vagato a piedi per tutta la notte, fino ad arrivare all'alba nel parco comunale dove si sarebbe impiccato ad un palo con una corda. A trovare il corpo senza vita di Moustafa El Chani è stato un ingegnare del comune di Azzano giunto nel parco pubblico per un sopralluogo per installare le telecamere e, poco dopo, dalla campagna del paese è giunta la segnalazione dell'avvistamento del cadavere di una donna. Accanto, un'auto con del sangue. I carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Carlotta Bernardini, hanno immediatamente collegato i due casi: sapevano che fra l'uomo e la donna c'era una relazione e i loro nomi erano stati segnalati nell'ambito dei controlli antidroga. E' emersa quindi subito l'ipotesi di un omicidio suicidio con movente passionale, anche perché pare che Mara Facchetti volesse troncare la relazione e pare Moustafa El Chani avesse annunciato poco prima su facebook ad un'amica l'intenzione di uccidere la compagna. La comunità di Brandico oggi è una comunità sconvolta. Mara Facchetti era nata e cresciuta in paese dove prendeva parte alle iniziative della scuola materna. Aveva sempre convissuto con la tragedia che aveva colpito la sua famiglia quando nel 1993, lei aveva solo 20 anni, suo padre venne ucciso dalla cosiddetta banda delle coppiette: stroncato da un colpo di fucile mentre si trovava in aiuto con l'amante, risultata poi essere la cognata. Dalla separazione dal marito, che aveva ottenuto l'affidamento congiunto della loro bambina, fino ad oggi, Mara Facchetti era finita in una relazione pericolosa, fatta di continui tira e molla, con un uomo pericoloso, anche se pare che non ci fossero state richieste di aiuto in passato da parte della donna che comunque aveva deciso di riprendere in mano la sua vita: aveva preso un appartamento di affitto e voleva lasciarlo, ma non ci è riuscita.
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