PIANCOGNO PIANGE AGNESE

Questo venerdì pomeriggio a Piancogno si sono celebrati i funerali di Agnese Beatrici, la 39enne madre di due bambini – di due e sette anni – scomparsa prematuramente lo scorso 3 settembre. Numerose le persone – alcune centinaia - che con la loro presenza hanno testimoniato il proprio affetto e si sono strette attorno alla famiglia della donna, la cui vicenda è salita alla ribalta delle cronache nazionali negli ultimi giorni. Televisioni e carta stampata di tutta Italia, senza mezzi termini, l’hanno infatti additata a più riprese quale una convinta “no vax”, scomparsa proprio a causa del Covid. Riflettori mediatici che, senza alcun rispetto per quanto accaduto, hanno esasperato il dolore della famiglia che, in una lettera, hanno mostrato tutto il proprio sgomento. «Mia sorella non era NO vax» spiega Elisabetta Beatrici «Come tanti aveva delle riserve su alcuni rischi collaterali derivanti dal vaccino, ma stava valutando in famiglia i pro e i contro dell'eventuale inoculazione. Quello che fa veramente male e che ci ha sconvolto più di tutto è che i tragici eventi che hanno investito la nostra famiglia, in questo momento, sono stati strumentalizzati al fine di fomentare un'accesa discussione a scopi politici, di cui non eravamo e non siamo tuttora interessati a far parte». Secondo la famiglia – intenzionata a chiarire il quadro clinico della congiunta – “Agnese è l’ennesima vittima del sistema sanitario odierno, fatto di mancate diagnosi, mancati screening ma soprattutto errate valutazioni”. Alla base del suo decesso – a dire dei familiari – una miocardite fulminante che, nonostante le cure ricevute prima all’ospedale di Esine, poi al Civile di Brescia e poi ancora al S. Raffaele - dove era stata trasferita in condizioni disperate – se l’è portata via. Tutta la comunità di Piancogno – che in queste ore ha mostrato tutta la propria vicinanza - ora si stringe attorno alla famiglia di Agnese, ricordata da tutti come una donna dolce e solare che lascerà un vuoto nel cuore di molti, in quello del padre – noto imprenditore camuno – della madre – ancora ricoverata in ospedale a causa del covid – e in quello di tutti i propri cari.

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