SPONGADA E PANETTONE CON FARINA DI BRENO
Il casoncello, la salsiccia di Castrato, il Brè, la spongada e adesso anche il pane ed il panettone. Breno, grazie alla passione di un agricoltore e di un panificatore, vede nascere nuovi prodotti sul territorio. Prodotti nati dal recupero di terre incolte dove sono stati posti a dimora semi antichi – come quello della segale – e dalla passione nella sperimentazione. Gli artefici di questo nuovo progetto gastronomico brenese presentato proprio in occasione delle festività natalizia sono Fausto Vielmi e Sandro Mazzoli agricoltore e panificatore. Il loro progetto ha portato a realizzare uno dei prodotti principe della tavola dei brenesi, la spongada, praticamente a chilometri zero e a produrre altre specialità con le farine coltivate fra Breno ed Astrio, il pane di segale e il panettone camuno. I terreni dove i cereali sono stati coltivati si trovano fra Breno ed Astrio, uno è stato recuperato dopo la devastazione della tempesta Vaia. La produzione sarà sempre di nicchia, ma si punta ad avere farina a sufficienza per la produzione della forneria Mazzoli, con la filosofia che caratterizza le produzioni biologiche e senza eccedere accontentandosi di quello che dà la terra, coltivando paesaggi resilienti e mettendo in rete le attrezzature come stanno facendo gli agricoltori del biodistretto di Valle Camonica nel solco della solidarietà e della collaborazione.
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