SANDRINI IMPUTATO E PARTE CIVILE
Alessandro Sandrini, il 38 enne di Folzano rapito in Turchia nell’ottobre del 2016 e liberato due anni e mezzo dopo in Siria, è in attesa dell'udienza preliminare per discutere dell’accusa di simulazione di reato e di tentata truffa aggravata; contemporaneamente Sandrini si è anche costituito parte civile. Inizialmente il rapimento era simulato, ma poi con il suo arrivo ad Adnana il rapimento era divenuto realtà. Sandrini ora chiede che i responsabili siano per questo condannati. Insieme a Sandrini, discuterà il rinvio a giudizio anche Ibrahim Hashad, uno dei cinque imputati accusati del concorso nel suo sequestro di un imprenditore di Rezzato, rimasto solo in potenza. Hanno scelto il rito abbreviato gli altri tre imputati, accusati anche del rapimento di Sergio Zanotti, il 63enne di Marone che fu vittima di un analogo caso e che rimase nelle mani dei sequestratori in Turchia tra il maggio del 2016 e l’aprile del 2019. La posizione di un sesto, invece è stata stralciata per un difetto di notifica. Questo lunedì si è aperta l’udienza preliminare davanti al gup Elena Stefana. Per gli inquirenti, il 38enne avrebbe «simulato, accettando di recarsi in Turchia e lì “scomparire” per alcuni mesi, il proprio sequestro di persona poi in realtà effettivamente verificatosi ad opera di coloro che lo avevano indotto a raggiungere la Turchia per porre in essere un rapimento fittizio». Sandrini infatti, una volta giunto in Turchia, finì nelle mani dei terroristi dell’Hay’at Tahrir al-Sham, un gruppo di jihadisti che opera per Al Quaeda. Sandrini ha scelto di discutere l’udienza preliminare così come l’altro imputato nel procedimento giudiziario, Ibrahim Ashem Mohamed Hashad, 50enne egiziano cui vengono contestati il sequestro di persona e tentato sequestro di persona con finalità di terrorismo. I medesimi capi di imputazione sono ascritti, a vario titolo, anche ad altri quattro imputati, per tre dei quali è stata accolta l’istanza di rito abbreviato. Si tratta di Fredi Frrokaj, albanese residente a Flero, e Olsi Mitra, albanese di Gussago e Alberto Zanini, 55enne di Collio. Quest’ultimo avrebbe progettato, secondo la Procura, il finto rapimento di Sandrini e anche quello di Sergio Zanotti, di Marone. Stralciata la posizione del marocchino Abdelaziz El Moumen, 45 anni, rintracciato nei mesi scorsi. Risultano invece ancora irreperibili l’abanese Flamur Mema e il siriano Mohamed Nabil Al Hashimi. Sospesa per difetto di notifica la posizione di Marco Caraffa, 51 anni, residente in Germania. L’udienza preliminare è stata aggiornata al prossimo 19 agosto.
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