OMICIDIO SIRMIONE: SI CERCA IL MOVENTE
E' una tragedia per certi versi inspiegabile quella che si è consumata come un fulmine a ciel sereno nella casa di una famiglia considerata normale, al primo piano di una villetta di via XXIV maggio a Sirmione dove Nerina Fontana 72 anni, la vittima, viveva con il figlio Ruben Andreoli 45 anni, l'assassino e la moglie di lui, di origini ucraine in casa al momento della tragedia. La lite, da una prima versione, sarebbe scaturita dalla volontà della coppia di fare un viaggio in ucraina, ma pare che la madre, forse a causa di questo progetto del figlio, gli avesse interdetto l'accesso al suo conto corrente, pare da altre voci che Ruben volesse vendere la casa dove dal 2010 viveva con la moglie e la madre. Pare che madre e figlio non si parlassero da una decina di giorni. Secondo la moglie dell'assasino i rapporti fra madre e figlio che pare si fosse o volesse licenziarsi per trasferirsi appunto in Ucraina si fosse un po' raffreddati. Secondo la moglie di Ruben - nonostante probabilmente i rapporti fra nuora e suocera non fossero idilliaci – non c'erano mai state frizioni. Fino a quando, appunto, probabilmente Nerina non aveva cominciato a mettere paletti alla vita e ai progetti del figlio. E' probabile che la lite finita in tragedia sia nata da questi dissapori. Di certo c'è la violenza e la furia con cui Ruben Andreoli ha colpito ripetutamente la madre fino a ridurla in fin di vita. A chiamare il 112, nonostante la moglie dell'Andreoli fosse in casa, sono stati i vicini. Quando i soccorritori sono arrivati in posto la donna era già in condizioni critiche. E' morto infatti qualche ora dopo il ricovero. Ruben Andreoli è stato arrestato e resta per ora in carcere, secondo i giudici è pericoloso, sarebbe incapace di inibire i propri istinti violenti. Ancora nessuna novità sul funerale di Nerina Fontana. Il tribunale di Brescia non ha ancora dato il nulla osta.
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