VIOLENTATA IN UN CENTRO ACCOGLIENZA

Orrore e indignazione per la notizia apparsa questo sabato mattina sulla prima pagina del quotidiano bresciano “Bresciaoggi”: un uomo è stato arrestato per aver violentato e messo incinta una bambina di soli dieci anni ospitata in un centro di accoglienza per migranti a San Colombano di Collio. La piccola si trovava con la madre nell'albergo di S. Colombano messo a disposizione della Prefettura di Brescia per accogliere profughi in attesa che venisse accolta la richiesta di protezione internazionale. Il presunto violentatore (l'aggettivo presunto è d'obbligo, fino a che non saranno concluse le delicate indagini condotte dai Carabinieri della locale stazione con i colleghi del Comando di Gardone Valtrompia), anche lui ospite del centro di accoglienza, è in carcere a Brescia con l’accusa di violenza sessuale aggravata. Sarebbe stata la madre, che aveva notato un cambiamento nel comportamento della figlia, diventata strana e sempre più distaccata dalla realtà, a scoprire e denunciare la terribile vicenda, accertata anche dagli operatori del centro dove sono ospitati una ventina di richiedenti asilo e comprovata dalla gravidanza della piccola. L’uomo sarebbe riuscito ad entrare in simpatia di madre e figlia usando gentilezza e mostrando amicizia, approfittando della loro condizione di debolezza e solitudine per conquistarne la fiducia, ma poi si è rivelato per quello che in realtà avrebbe fatto: un orco. Il fatto risale a qualche settimana fa e nulla, prima d'ora era trapelato all'esterno. Si sa però che madre e figlia sono state trasferite in una struttura protetta della Bassa bresciana dove la bambina viene seguita da un’équipe di specialisti, mentre il presunto stupratore è stato arrestato ed ora si trova in cella di sicurezza nel carcere cittadino di Canton Mombello. Il centro d’accoglienza di San Colombano è gestito da un'associazione accreditata sulla quale ora sono scattate le verifiche da parte della Prefettura di Brescia. Le indagini dei carabinieri proseguono per arrivare a far piena luce sulla terribile vicenda.

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