Bloccata a Orio, inneggiava alla Jihad
Avrebbe dovuto imbarcarsi su un volo per la Turchia per poi raggiunge la Siria, la 19enne kenyota arrestata s nell’aeroporto di Orio al Serio dai poliziotti della Digos della polizia di Milano, con l’accusa di arruolamento con finalità di terrorismo. Al momento del fermo, la giovane indossava il velo nero che copre tutto il volto lasciando liberi solo gli occhi, mentre stava imbarcandosi per Ankara via Istanbul. La giovane aspirante jihadista, si trova ora in carcere con l’accusa di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale. Il gip milanese Luca Milani ha convalidato il fermo. Gli approfondimenti svolti della Digos hanno evidenziato come la ragazza, ospite in una comunità di accoglienza e proveniente da un difficile contesto familiare, stesse maturando un percorso di radicalizzazione ideologico-religiosa sfociato, nell’ultimo periodo, nell’intenzione di raggiungere la Turchia per poi stanziarsi in zone occupate da formazioni jihadiste. Dopo aver consultato i siti di voli per la Turchia, si era già recata due volte a Malpensa per acquistare un biglietto di sola andata per Istanbul, ma era riuscita a completare l’acquisto solo venerdì 29 novembre quando ha prenotato un posto su un volo in partenza da Orio al Serio. Riguardo alla condivisione delle lotte riconducibili all’Isis, ha dichiarato “di condividere l’idea di una reazione armata volta ad opporsi alle aggressioni violente perpetrate da coloro che intendono reprimere la fede musulmana», ma «di non avere intenzione di recarsi in Siria per combattere a fianco dei terroristi», pur ammirando «uomini e donne che lottano per salvaguardare il proprio credo in nome dell’Islam”.
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