A San Vittore il latitante dell'operazione Tuono

E' in carcere a San Vittore da venerdì scorso il 62enne di origini calabresi sfuggito alla cattura nel dicembre scorso. Era l'anello mancante della maxi operazione che ha decapitato un'organizzazione criminale di matrice ‘ndranghetista attiva in estorsioni, traffico di armi e stupefacenti, ricettazione, usura e scambio elettorale politico-mafioso che aveva base operativa a Flero. Ad accompagnarlo in carcere – su esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dalla procura di Brescia – la polizia di stato che, nell’ambito delle attività di ricerca dei latitanti condotte dall’Unità I CAN del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia con l’ausilio dell’Esperto italiano per la Sicurezza di stanza a Madrid – lo aveva catturato a Barcellona il 28 gennaio scorso dove era latitante. L'uomo era sfuggito alla cattura il 5 dicembre 2024 quando era scattato il blitz per l'operazione di contrasto alla 'ndrangheta che aveva scoperto una cellula bresciana legata al clan degli Alvaro egemone in Aspromonte che sfruttando la fama criminale dell'organizzazione d'origine si adeguava alle condotte criminali richieste dal territorio. L'inchiesta era partita nel settembre 2020 per un'indagine sul voto di scambio. Trenta in totale le persone indagate. Il nostro, che avrebbe partecipato alla vendita di una fornitura di 50 chili di cocaina proveniente dalla Spagna e diretta a Brescia - era sfuggito alla cattura rifugiandosi sulla Penisola Iberica. Grazie alla cooperazione internazionale proprio qui è stato fermato il 28 gennaio scorso mentre all'aeroporto di Barcellona si stava imbarcando su un aereo per il Senegal. Dopo il fermo, il 7 marzo, è stato estradato. Ad attenderlo all'aeroporto di Torino Caselle dove è atterrato gli agenti della polizia di Brescia che lo hanno condotto in carcere.

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