SCENDE IN CAMPO L'ESERCITO
Attilio Fontana attende le mosse del governo, visto che finora gli appelli a restare a casa non hanno sortito gli effetti sperati. E i numeri elevati dei contagi da Coronavirus non rallentano. Anche il vicepresidente della Croce rossa cinese, è stupito di come ci sia ancora troppa gente per strada, di quante persone usino ancora il trasporto pubblico e poche invece la mascherina. Se non si cambia approccio, il virus continuerà. Spostamenti consistenti rilevati anche attraverso la tecnologia e gli smartphone: «In base ai dati di movimento desunti dalle celle telefoniche – ha rimarcato il vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala - c’è ancora un 42% di spostamenti rispetto al 20 febbraio, giorno di riferimento normale. Dopo il momentaneo stop imposto mercoledì pomeriggio, ieri è stata la Giunta regionale ha confermare che l'Ospedale da Campo dell’Associazione nazionale alpini sarà allestito ial polo Fieristico cittadino. Medici e infermieri alla fine sono stati trovati “È stata la prudenza a portarci a chiedere un differimento di qualche ora dell’attivazione”, ha commentato Fontana. Nella drammatica situazione in cui si trova la Bergamasca si va riscoprendo l’importanza fondamentale di quei presidi sanitari locali che prima di tutto questo venivano in parte trascurati. Una situazione che riguarda da sempre anche gli ospedali montani, che oggi si dimostrano invece essenziali, come nel caso di San Giovanni Bianco e di Piario, punto di riferimento per tanti cittadini dell’alta Valle Seriana. “Il nostro presidio - commenta il sindaco Pietro Visini - sta sopportando un grande carico di lavoro e per questo ringrazio tutto il personale. La preoccupazione è grande, le nostre comunità di montagna provano grande dolore e sconforto: in questo momento così drammatico siamo fortunati ad avere sul territorio un ospedale che possa rispondere alle esigenze di tanti cittadini”. In alta valle Seriana e Val di Scalve le bombole sono oggetto di una caccia spasmodica. E non solo per quanti sono stati contagiati, ma anche per chi già soffriva di specifiche patologie. Dallo scorso venerdì infatti, facendo un’apposita richiesta, è possibile avere anche ossigeno liquido, oltre al gassoso che come sappiamo è venuto a mancare per la grande richiesta delle ultime settimane. La buona notizia potrebbe essere quella che ci sono ditte che riempiono le bombole. Si allunga di ora in ora l’elenco delle raccolte fondi e delle donazioni così come non si contano più i tantissimi gesti di solidarietà da parte di privati, istituzioni e persone comuni, a sostengo degli ospedali della nostra provincia. Per quanto riguarda le scuole chiaro è che non si tornerà in classe il 3 aprile. Lo aveva anticipato il premier Giuseppe Conte e ieri è arrivata la conferma della ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, la quale ha aggiunto che al momento non è possibile fornire una data per l'apertura delle scuole, tutto dipende dall'evoluzione dei prossimi giorni dello scenario epidemiologico.
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