ARRESTATO TERRORISTA A SARNICO

El Mahmoudi Lahbib, residente dal 1977 a Bruxelles, risultava segnalato per ricerche in campo internazionale per reati connessi al terrorismo 20 anni fa nel decennio 1990-2000. Il 65enne era destinatario di un mandato di cattura internazionale finalizzato all'estradizione, emesso nel marzo scorso dalla Procura generale presso la Corte di appello di Rabat, in Marocco, per i reati di attentato alla sicurezza dello Stato, partecipazione ad associazione terroristica, triplice omicidio e violazione della legge sulle armi ed esplosivi, nonché di associazione criminale finalizzata alla commissione di atti di terrorismo. Le indagini avrebbero confermato che El Mahmoudi Lahbib era giunto in Italia giovedì 19 luglio proveniente dal Belgio in compagnia della moglie di nazionalità algerina. I due avevano fatto tappa a Gussago, in Franciacorta, per incontrare un'amica marocchina della consorte. I tre intendevano recarsi in la Puglia per una vacanza presso amici ma avevano programmato di trascorrere una giornata a Sarnico, dove avevano passato la notte per poi partire verso la Puglia. Il magrebino ricercato da tempo probabilmente si sentiva al sicuro sul lago, ma la registrazione dei veri dati anagrafici effettuati in hotel e le successive verifiche da parte della Questura di Bergamo, hanno portato all'ordine di intervenire: i Carabinieri di Sarnico su indicazioni degli agenti della Direzione centrale di Polizia criminale, Servizio di cooperazione internazionale di Polizia, hanno effettuato l'arresto mentre il 65enne con la moglie e la conoscente stavano consumando la colazione. Il Marocchino sarebbe risultato appartenente a una struttura terroristica riconducibile a Belliraj Abdelkader, composta da circa 35 persone. Tra le attività criminali del gruppo, secondo le accuse, figurano il duplice omicidio del direttore di un centro islamico e del suo vice, l'omicidio di un egiziano dipendente dell'Ambasciata dell'Arabia Saudita a Bruxelles, nonché traffico di armi e di passaporti falsi. El Mahmoudi Lahbib, ora pensionato dopo il lavoro di magazziniere in Belgio, al momento dell'arresto non ha opposto resistenza. Dopo l'arresto è stato portato nel carcere di Bergamo a disposizione dell'Autorità giudiziaria in attesa dell'estradizione richiesta dal Marocco.

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