OMICIDIO SUICIDIO A OME

A trovarli riversi a terra, in bagno, in un lago di sangue, il figlio 30enne che abita a Rodengo Saiano e che non sentiva i genitori da un paio di giorni. In particolare la madre non si era recata al lavoro questo lunedì mattina, presso la famiglia dove lavorava come badante. Così ha raggiunto il loro appartamento al primo piano di una palazzina in piazza Aldo Moro a Ome e questo lunedì pomeriggio, ha scoperto la tragedia. La madre Sorina Monea, 55 anni, uccisa con 4 coltellate e un colpo alla testa probabilmente inferto con una bottiglia. Il padre Florinel, 55 anni, steso accanto a lei, ferito all'addome e al torace e stroncato da un cocktail di psicofarmaci. In un attimo la zona si è riempita di sirene e militari e la scientifica si è messa al lavoro per ricostruire la dinamica: si tratterebbe di un omicidio-suicidio. L'uomo avrebbe ucciso la donna dopo l'ennesima lite e poi si sarebbe tolto la vita. Ad avvalorare l'ipotesi, la testimonianza della vicina che avrebbe riferito di liti frequenti tra i due. Una coppia all'apparenza come tante: lei badante in paese, una donna tutto lavoro e famiglia; lui aveva lavorato come operaio in una acciaieria ma da tempo era disoccupato e soffriva di disturbi depressivi. All'orogine del gesto di follia, potrebbero esserci proprio i problemi economici e psicologici dell'uomo. Un dramma maturato all'interno delle mura di casa, senza che nessuno potesse accorgersene o fare qualcosa per evitarlo. Sul corpo di marito e moglie, saranno effettuate le autopsie per certificare le cause della morte.

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